Ecclesiastico francese. Ordinato sacerdote nel 1818, nel
1821 fondò la rivista "France chrétienne" nella quale si faceva
sostenitore di un rinnovato Cattolicesimo e della libertà di
insegnamento; fu nominato arcivescovo di Parigi nel 1840 riuscendo a mantenere
la Chiesa parigina indipendente dalla politica dello Stato. Morì in
seguito alle ferite riportate durante la rivolta di Parigi, in un suo tentativo
di conciliazione degli opposti schieramenti, e la sua morte venne ricordata da
G. Carducci nel carme
La sagra di Enrico V. Tra i suoi scritti:
Essai
historique et critique sur la suprématie temporelle des Papes;
Introduction philosophique à l'étude du christianisme
(Saint-Rome-de-Tarn 1793 - Parigi 1848).